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Ascoltare la natura fuori e dentro – Tae Hye sunim, Abate del Musang Am, il Tempio della Non-Forma

Indicazioni per la pratica di Dharma: ottobre 2025 (2569 E.B.):

Ascoltare la natura fuori e dentro di noi

 

Beopjoeng sunim (1932 – 2010), il fratello di Dharma del nostro maestro coreano, era famoso per i suoi libri diventati best-seller in Corea. Visse lunghi periodi in una capanna di legno, procurandosi la legna da ardere e coltivando un piccolo terreno in una valle di montagna. Aveva messo in pratica il suo genuino stile di vita, i principi del musoyu (non possesso) e del non-attaccamento. Nei suoi scritti e negli insegnamenti orali esprimeva gli elementi chiave della sua visione di vita l’elogio della natura, la semplicità e la libertà interiore: «Il segreto della felicità non va scovato in ciò che possediamo e di cui abbiamo bisogno, ma in quanto siamo liberi rispetto a tutto quel di cui non abbiamo bisogno.» In una poesia disse:

 

Ascoltando i suoni della natura,

posso riflettere sul modo migliore di

strofinare via la sporcizia dal mio cuore.

Un giorno come questo,

nel quale nulla mi disturba,

seduto da solo

conosco la gioia dell’essere.

 

Nella cultura moderna ci sono sempre più cose artificiali. Ci siamo dimenticati di come si osservano i fiori, come si ascoltano i suoni e si osserva il fluire l’acqua. Beopjeong sunim enfatizzò che una meditazione genuina è vivere senza aggrapparsi, senza afferrare, senza cercare di sbarazzarsi di nulla, qualsiasi cosa si stia facendo. Lottare per pacificare la mente non è l’obiettivo; invece, è essenziale mantenere un cuore puro, qualsiasi cosa si stia facendo.

 

Nel libro “May all beings be happy” Beopjeong sunim scrisse:

Quando la mente umana è completamente libera, puramente focalizzata e assorbita, essa diviene spontaneamente tranquilla, chiara e lucida. Proprio come mangiare, bere, giocare, dormire e imparare,  la meditazione è una parte della nostra vita.  È il mestiere di vigilare l’interiorità e l’esteriorità, guardando nel dettaglio le abitudini della nostra vita quotidiana, i cambiamenti nelle emozioni, nelle parole e nelle azioni che sorgono dall’interno.

Come l’osservazione silenziosa del fluire dell’acqua del fiume dal di sopra della riva, esiste solamente questa vigilanza continua. La meditazione è come musica senza suono. É un silenzio gigantesco dove l’osservatore è scomparso. La meditazione è anche sempre fresca e nuova, perché la meditazione stessa non possiede continuità.

Il tempo che passa non può essere interrotto. Proprio come una candela appena accesa, anche nello stesso secondo, non è più la candela che era immediatamente prima, la meditazione di ieri e la meditazione di oggi non sono le stesse. Proprio come il fluire dell’acqua del fiume, la meditazione è sempre fresca e nuova.

 

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