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Amare la modestia o essere presuntuoso? Tae Hye sunim incidazioni di pratica – maggio 2018

Indicazioni per la pratica di Dharma – maggio 2018:

Non attaccamento ai concetti e alle emozioni

 Nel Anuruddhamahavitakka-sutta (Ad Anuruddha), AN 8:30

Il Buddha disse:

“Questo Dhamma è per chi ama la modestia, non per chi è presuntuoso.

Questo Dhamma è per chi ama la contentezza, non per chi è scontento.

Questo Dhamma è per chi ama il distacco, non per chi è legato.

Questo Dhamma è per chi possiede l’energia sveglia, non per chi è pigro.

Questo Dhamma è per chi ha una salda consapevolezza, non per chi ha una confusa consapevolezza. Questo Dhamma è per chi ha la mente ben concentrata, non per chi ha la mente distratta.

Questo Dhamma è per chi possiede la retta comprensione, non per chi possiede una debole comprensione.

Questo Dhamma è per chi gode del non attaccamento ai concetti, che trova piacere nel non attaccamento ai concetti, non per chi gode e trova piacere nella concettosità.”

 

Per la pratica del mese di maggio consiglio di leggere spesso queste parole e riflettere sul loro significato nella propria vita ponendomi alcune domande, come spunto.

Nella mia mente c’è presuntuosità, egocentrismo? Ho tendenza ad essere sempre scontento e nutrire pensieri negativi? Sono capace di guardare alle cose con un certo distacco, oggettività o sono prevalentemente legato ad opinioni ed emozioni soggettive? Sono attento e sveglio, o mentalmente pigro? Nelle mie attività sono presente e concentrato? Sto sviluppando comprensione?

Di solito noi esseri umani crediamo che la realtà sia quella che noi sperimentiamo attraverso i nostri concetti, immagini mentali, opinioni, pregiudizi ed emozioni.

 

Se il praticante di meditazione non guarda la sua mente con chiarezza, ma mantiene il suo ego presuntuosamente, non progredirebbe neanche sedendo nella posizione di loto per venti anni o più. Il punto chiave è guardarsi dentro e, conoscendo meglio se stessi, vedere più chiaramente anche i rapporti umani e tutte le cose del mondo.

 

Maestro Chan cinese Hongzhi disse:

“La mente originariamente è distaccata dagli oggetti,

la realtà non ha praticamente alcuna spiegazione.”

 

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