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La Via degli Dei, Bologna-Firenze: 40 minuti in treno, una settimana (25-31 agosto) a piedi …

Tra queste due grandi città vi è questo cielo nuvoloso. Vela il mistero di ogni cammino.
Dietro a quelle nuvole vi è un’esperienza che si può raccontare ma che comunque non verrà compresa.
Se riuscissimo  a vincere la pigrizia del corpo e della mente e a tuffarci in quelle nuvole allora chissà che cosa potrà accadere … vedremo da noi stessi se le parole di chi ce ne ha parlato siano vere. In ogni caso ci accorgiamo di essere stati capaci di ’passarvi oltre’.
Ogni cammino vissuto in consapevolezza di sè, degli altri e dell’ambiente riesce a fenderle.  Tra la chioma di un albero e quella dell’altro vi è un filo, un sentiero che attende solo la nostra decisione per essere trovato e percorso. Nel far questo ci si accorge che una mano si può protendere verso l’altra, che il qui e il là non sono separati, passo dopo passo la nebbia diviene un velo che nasconde la gioia.
Nulla di eclatante ed esplosivo, la gioia di avvertire la bellezza della nostra presenza, di accorgermi che ‘ci sono’, ‘ci sei’, ‘ci siamo’, ‘c’è’.
Ecco allora che un coraggio denso di fiducia si diffonde dentro di noi. Siamo così entusiasti di questa scoperta che ci proiettiamo verso mete sempre più impegnative per avvalorare sempre più questo coraggio-fiducia. Se prima eravamo soffocati dalle nebbie dell’ego introverso, ora siamo abbagliati dalla luce di un ego estroverso.
Il mistero del cammino consapevole è quello di sentire che con un piede siamo vincolati a terra, mentre con l’altro siamo liberi nell’aria.  E’ in questo mistero che vi è la gioia;  se si vive in questa prospettiva, ogni passo diviene una lama che recide le nebbie dell’ignoranza, della rassegnazione, della tracotanza, ogni passo diviene un sì alla vita.
Tra qualche giorno le foto saranno pronte. Saranno solo un semplice  stimolo a condividere un’esperienza che speriamo si possa fare insieme al prossimo cammino, quelli della domenica mattina, per esempio, o  quello ancor più bello di domenica 7 ottobre. Per celebrare la Festa di San Francesco, in ricordo della sua morte ad Assisi il 4 ottobre 1226, organizzeremo un “Omaggio a Francesco, percorso meditativo da La Pagoda a La Verna”. Non vi dico nulla di più ……….
“Quando cammini, tu sollevi una gamba e sposti il baricentro in avanti, fuori  dalla base di appoggio. Fai tutto quello che serve per cadere, e cadresti, se non fosse che all’improvviso appoggi l’altro  piede e subito ti sbilanci di nuovo. E’ l’unico modo di spostarsi adottato dall’uomo che si basi su una perdita di equilibrio: spingere il centro di gravità oltre il limite di sicurezza. Senza questo, un vero pellegrino non comincia neppure” (Il sentiero degli dei - Wu Ming p.33)
“Vedi, Gerry, il fatto è questo: io salgo sulle montagne proprio per lasciare a valle la Storia. Il bello di andare a piedi è che pian piano, un giorno dopo l’altro, quel che vedi attorno diventa l’unico mondo e tutto il resto è soltanto un nome scritto sulla mappa” (Il sentiero degli dei, Wu Ming p.57)

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