search
top

Sulla Ascesa al Pratomagno del 3-4 agosto ‘13

DSCN3100Siamo tornati, ma ancora oggi un po’ di stanchezza è rimasta nel corpo. Non solo per il cammino in sé, ma per gli spazi, gli incontri, le emozioni che queste ‘immersioni’ fanno rinascere. All’apparenza sembra di DSCN3093portare sempre con sé il proprio ‘mondo’, le proprie abitudine, la propria ‘visione’ delle cose, spesso offuscata da un sottile velo di noia, spesso irrequieta per le difficoltà del quotidiano o per le paure del domani. Non sono sicuro che possa accadere né a me né agli altri, né quando, né come. Eppure capita. Dalla terra e dal corpo emerge dietro le parole un insegnamento e un messaggio:  tutto è più potente dell’io.  La forza dell’io è nel sapersi inchinare al cospetto di questo evento, per umiliarsi? Da un lato può essere ma dall’altro di accorgersi meravigliato che la forza dell’io non può dimenticarsi o tradire i propri genitori. Il cammino è nutrirsi della terra. Il fango e la pioggia, il sole e l’arsura sono parole che insegnano ma spesso a lezione molti banchi rimangono vuoti.

Il Pratomagno

Il Pratomagno (Arezzo). Nessuno non ha paura di perdersi, siamo tutti lungo la strada

 

DSCN2903

Nel “Cammino meditativo” del  luglio 2011 lungo le montagne del Casentino (La Pagoda – Pratomagno – Pieve a Romena – Camaldoli – La Verna – La Pagoda) abbiamo ammirato lo spettacolo del Pratomagno, quella grande terrazza in cui il sole tramonta sul  Valdarno, sulle colline del Chianti, su un orizzonte mosso da scorci senza confine.

La bellezza di quei momenti non sono qualcosa di lontano, qualcosa che solo la memoria può far rivivere. Quando esci da La Pagoda è proprio lì, alle tue spalle, che pian piano vedi salire le prime propaggini del Pratomagno. Come fare a dimenticarlo o a lasciarlo in una foto, fosse anche quella della memoria?

Per il fine settimana del 3-4 agosto il suo fascino ci attrarrà, ci indurrà a risalire quelle pendici.

Come nell’esperienza precedente ci attende un rifugio in cui pernottare con tanto di legna e focolare. Qualcosa da cuocere o riscaldare. Comunque una luce che parla nello spazio di un cielo stellato (… quando si andò nel 2011 pioveva!!!)

Occorrono in particolare: sacco a pelo, tappetino, scarpe da trekking, giacca impermeabile, vestiti pesanti.

Indicazioni più dettagliate verranno date in seguito o agli interessati.

Comments are closed.

top