Festa delle Luci, il giorno dopo – immagini
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Luci che si spengo troppo presto, che rinunciano a tracciare una via, che inducono a desistere e luci che al contrario illuminano nel crepuscolo della coscienza una strada. Le Feste possono dare e sottrarre tutto, è il rischio che si corre, è il rischio della ripetitiva, ma può essere anche la gioia della scoperta. Questa Cerimonia è l’occasione di “far luce” su di sé e sugli altri, è l’occasione di “vedere” me e l’altro, di ricomporre le ombre, di ritrovare la condivisione. E’ anche un “far luce” sulla comprensione, sulla saggezza, sul Dharma che si riconosce in queste virtù, ma al contempo le travalica. Un Dharma, un insegnamento, che il raccoglimento meditativo aiuta a far emergere, è una motivazione, un bodhicitta, che attende con la sua piccola lanterna il Buddha che da un mondo divino e lontano ritorna a parlarci con le parole degli uomini.
In Bangladesh è l’occasione, più gioiosa e profana che spirituale, per accendere lumi e per far scivolare in cielo una miriade di lanterne dai colori e dalle forme più varie.
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La Comunità del Bangladesh vi invita a La Pagoda
domenica 5 ottobre dalle 10 fino al tramonto
Quanto è utile la luce per rendere più sicuro ogni nostro passo, per non scambiare una corda lì a terra per un serpente, per rendere più luminosi i nostri pensieri.
Ma è ancor più gioiosa quando le Luci si accendono per festeggiare un ritorno tanto atteso. La Festa delle Luci, con profonde radici indiane, ricorda il modo in cui i discepoli del Buddha gioirono al ritorno del Buddha stesso dalla sua predicazione tra le divinità – i Deva. Questi ultimi rappresentano rinascite divine, ma, secondo il buddhismo, incapaci di giungere alla liberazione dalla sofferenza, perché ”accecate” dal bene e dal bello. Ricordiamo che la rinascita umana, la più difficile in tutto lo sconfinato mondo del divenire, è l’unica esistenza in cui il bene e il male, in conflitto tra loro, posso accendere l’aspirazione alla liberazione.
Ogni luogo si “illumina” di gioia, le candele si accendono ovunque. E’ occasione di danze, di musiche di giochi festosi.
Dietro alla gioia che pervade questa giornata non si può dimenticare il significato profondo che ben si esprime in un testo induista, il Sri Vidya:
“Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del mondo non potranno mai uguagliare la luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo, attraverso la meditazione, la luce eterna dell’anima”.