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Una intuizione: condizionato-incondizionato Tae Hye sunim – novembre ’14

4 nov 2014 Ashin Mahapañña (Tae Hye sunim)   

Indicazioni per la pratica di Dharma: novembre 2014

 La pratica buddista si basa sulla intuizione che vi è un incondizionato, una realtà basilare senza tempo, e che è possibile liberarsi dal ciclo della sofferenza, samsara.  La terza nobile verità insegnata dal Buddha spiega la liberazione dal condizionamento, il nirvana, e la quarta nobile verità spiega la Via della liberazione.  Il nirvana è uno stato di pace, dove la brama, l’avversità e l’illusione sono definitivamente spente. A volte possiamo avere esperienze di momenti di calma  e chiarezza adamantina, una sorta di pre-nirvana. Una delle  antiche forme di esercizio è la meditazione sulla pace nirvanica (upasamanussati). Senza l’intuizione e fiducia nella realtà del nirvana i metodi della pratica saranno solo psicologia o etica sociale.  

 Negli insegnamenti Mahayana si parla ampiamente del non-condizionato, quiddità, il vuoto e della nostra latente possibilità della sua realizzazione. Questa possibilità, la luce interiore si dice  natura di Buddha. In particolare, la scuola contemplativa originale (Chan / Seon / Thien / Zen) basa la pratica sull’apertura verso la natura originaria (natura di buddha, natura nirvanica), verso il puro Essere.  Purtroppo, alcuni degli insegnanti Zen successivi hanno dimenticato questa modalità fondamentale, e  la loro pratica è diventata una sorta di “karate zen”, che impone le formalità esterne e la necessità della posizione del loto completo.

 Per la pratica del mese di novembre consiglio:

 1) Nella pratica meditativa lasciar andare tutte le costruzioni mentali e i condizionamenti  e aprirsi al non-condizionato.

 2) Se è difficile mantenere la calma presenza mentale perché la mente vaga, il praticante può concentrarsi sul mantra del Sutra del Cuore che indica “al di là”, recitando mentalmente  GATE GATE PARAGATE PARASAMGATE BODHI SVAHA o le parole finali BODHI SVAHA  (“il risveglio così sia!”), e unire quello col ritmo del respiro: ispirando BODHI e espirando SVAHA.

 3) Riflettere ogni  tanto sul significato delle seguenti parole di saggezza:

 

“Qual è, o amici, la nobile verità della cessazione del dolore?  La completa fine, l’abbandono, la rinuncia, l’emancipazione, il distacco dalla brama (sete).  O amici, questa è detta la nobile verità della cessazione del dolore.”  (Buddha: Saccavibhangasutta, Majjhima Nikaya 141)

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Monaci, esiste un non-nato, un non-divenuto, un non-causato, un incondizionato. Se non ci fosse un non-nato, un non-divenuto, un non-causato, un incondizionato, non si conoscerebbe la via della liberazione da ciò che è nato, divenuto, causato, condizionato. Poiché v’è un non-nato, un non-divenuto, un non-causato, un incondizionato, si conosce la via della liberazione dal nato,  divenuto, causato, condizionato.  (Buddha: Udana 8:3)   

(In pali: “Atthi bhikkhave ajātaṁ abhūtaṁ akataṁ asaṅkhataṁ. no ce taṁ bhikkhave abhavissā ajātaṁ abhūtaṁ akataṁ asaṅkhataṁ, nayidha jātassa bhūtassa katassa saṅkhatassa nissaraṇaṁ paññāyetha. yasmā ca kho bhikkhave atthi ajātaṁ abhūtaṁ akataṁ asaṅkhataṁ, tasmā jātassa bhūtassa katassa saṅkhatassa nissaraṇaṁ paññāyatīti”.)

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L’acqua di sorgente è chiara nel torrente verde.

Il chiaro di luna è bianco su Montagna Fredda.

Coscienza silenziosa  -  lo spirito s’illumina da sé.

Contempla il vuoto: il mondo sprigiona tranquillità.

(eremita poeta Hanshan nell’ottavo secolo d.c.)

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Programma:  www.bodhidaharma.info   

Ashin Mahapannya (Tae Hye sunim) sul nostro sito vedi anche tra le Categorie la voce TEMI: Rispettare

 

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