search
top

Era ancora notte … Med in Yoga alla Materna – Rodolfo

Di seguito riporto un breve racconto della durata di  40 minuti complessivi di pratica  di MedinYoga, Meditazione e Yoga con i bambini della Scuola Materna. Lo scopo del racconto riportato è quello di familiarizzare con posture yoga già conosciute ma riproposte seguendo una trama diversa.

Era ancora notte …

Era ancora notte. Dal buio riemergevano suoni lontani che portavano con loro storie mai ascoltate.

 

Nel sibilo profondo del vento UUUUUUUUUUUU  comparivano gli  occhi sfavillanti di un Lupo, nella stanza buia il suono del suo respiro rimbombava come quello di un LEONE.

 

Mi svegliai di soprassalto: feci un sospiro!!! era Bobi, il mio CANE che si stirava CON LA TESTA IN GIU’ e  CON LA TESTA IN SU.

 

Rassicurato, mi rinchiusi nelle coperte e il sonno venne a proteggermi, UN GRANDE RIPOSO.

 

Una lama affilata tagliava l’aria con un sibilo IIIIIIIIIIIIIIIIII Da un mondo lontano veniva verso di me un GUERRIERO (piedi a terra mani in giù), sfilò dal suo fodero due SPADE (mani in alto) e si lanciò dal cielo verso di me  (in equilibrio) pronto a ferirmi. Già sentivo il mio ultimo respiro  MUKHA BHASTRIKA

 

…. Vennero in mio aiuto le ali leggere di una FARFALLA che, piegandosi in avanti mi presero dal letto. Mi portarono su, su, su consegnandomi alle grandi ali bianche di un GABBIANO che volò lontano, verso il mare.

 

Mi trovai sulla spiaggia e accanto a me vidi delle impronte sulla sabbia. La curiosità era forte e le seguii. Tra i primi arbusti vidi un musone che mi sorrideva con i suoi occhioni grossi era una TARTARUGA marina che era venuta a deporre le uova e …. meraviglia, proprio in quel momento le uova si rompevano e uscivano tanti piccoli TARTAUGHINI.

 

La mamma tartaruga mi fece salire sul suo guscio dicendomi … vieni a casa mia! nel mare!!!

 

Mi guardavo attorno e tanti riflessi colorati luccicavano nell’acqua illuminata  dai raggi del SOLE. C’era una miriade di piccoli PESCI, che muovevano le  loro branchie (SEDUTI) come un ventaglio.  

 

“Io non posso respirare nell’acqua come fate voi!”. Detto fatto mamma tartaruga mi portò in superficie proprio lì, come è possibile!!! dove c’era una BARCA. Vi salii, e per fortuna sapevo remare!!!

 

Quando giunsi alla riva, non c’era il sole ad attendermi. Era ancora buio e la LUNA  ondeggiava nel cielo come un’onda del mare.

 

Mi trovai sulla sabbia, sempre più morbida, più morbida, come un letto, come il MIO letto. Mi girai su un fianco, un rassicurante RIPOSO mi abbracciò e insieme a me anche il mio sogno si addormento nel silenzio della notte.

Comments are closed.

top