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Prendersela personalmente: Meditare con Massimiliano n° 20 – vedi le precedenti!

SMS di pratica n. 20   29 marzo ’15;  Prendersela personalmente (4)

Cosa può succedere se smetti di presumere, se smetti di agire per abitudine, se non controlli, non giudichi più, se non predi più niente personalmente? Crei più spazio, una illimitata possibilità, c’è chi la chiama vacuità, chi gioia, ma il nome non è poi così importante. E’ una esperienza! E’ vita. Tu sei la vita e nella vita non c’è niente di sbagliato. Quando lo comprendi sei libero! Per capirlo non puoi affidarti alla mente condizionata ma vivere nel presente, prestando attenzione ad ogni cosa, non credendo a niente e senza prendere niente sul piano personale! E come conclude sempre Cheri Huber: non ha molta importanza cosa hai pensato, creduto, sentito o fatto in precedenza. Questo è un nuovo giorno!

Domande precedenti: n° 20: Prendersela personalmente (4); n° 19: Prendersela personalmente (3); n° 18: Prendersela personalmente (2); n° 17: Rimani nella pace; Sperimentare l’incondizionato;  n° 16: Prendersela personalmente (1); n° 15:  Sé e gli altri: uno stesso metro di giudizio; n° 14: Sono il meglio, sono il peggio; n° 13: Ascolto e condizionamento; n° 12: Prendersela sul piano personale; n° 11: Le giuste domande; n° 10:  Il contenitore; n° 9: Entrare nel momento presente; n° 8: Credenze e verità; n° 7: Il cerchio dell’accettazione; n° 6: Il preferire e il detestare; n° 5:  Il giudizio restringe il mondo;  n° 4:  Controllare gli eventi? ;    n° 3: Le abitudini;    n° 2:   Supposizioni;     n° 1: Prestare attenzione

SMS di pratica n. 19   16 marzo ’15;  Prendersela personalmente (3)

Gli animali non prendono niente personalmente e nemmeno i bambini piccoli! Per loro non esiste il criterio di far bene le cose, le fanno e basta…almeno fino certo età. Prima, non sanno che esiste un giusto e uno sbagliato, che le persone credono che ci siano degli standard a cui bisogna adeguarsi. Anche tu hai avuto quell’età nella quale quando qualcosa non funzionava, non deducevi che avesse a che fare con te! Nella tua vita, cosa diventa possibile se non prendi le cose personalmente? Hai visto come la consapevolezza renda qualsiasi cosa un po’ più leggera? Quando c’è solo il notare, non c’è niente di sbagliato, nessun problema, nessuno che soffre!

 

SMS di pratica n. 18   4 marzo ’15;  Prendersela personalmente (2)

 Esisterebbe la sofferenza se tu non prendessi niente personalmente? Quando pensi che la vita così come è  sia sbagliata, soffri. Quando vuoi che qualcosa sia diversa da come è, soffri. Quando credi di essere separato dalla vita, soffri. Quando giudichi che quel che è non dovrebbe essere così, soffri. Quando ti aggrappi alle credenze, alle emozioni, ai comportamenti condizionati, soffri. In te scorre tanta forza vitale, puoi goderne o lasciare che l’ego la usi per renderti infelice. L’energia è la stessa, sia che il condizionamento la intrappoli nella sofferenza, sia che tu fai un respiro profondo. Lascia andare il tutto e sorridi. Se tu non prendessi niente personalmente, esisterebbe la sofferenza?

 

SMS di pratica n. 17 – 25 febbraio ’15;  Rimani nella pace

 

Prova per qualche attimo ad essere del tutto tranquillo e a sentire che sei vuoto, silenzioso, senza forma. Prendi come riferimento questa realtà vuota, immobile, che non è questo né quello, ma semplicemente è. Prova a sperimentare per un istante la felicità dell’incondizionato e prendi come punto di riferimento questa esperienza. Che cos’è che ti porta via da questa esperienza? Perché ricadi nella dualità, nel conflitto? Perché sorgono pensieri, emozioni, dispiaceri, delusioni, speranze che ti portano via dalla serenità? Rimani per qualche secondo nella pace assoluta, chiediti come puoi fare per rimanere nella tua vera natura e non come fare per uscire da questo mondo di conflitti, sofferenze, richieste, agitazioni. Cambia prospettiva!

 

SMS di pratica n. 16 del 2 febbraio ’15; Prendersela personalmente (1)

Hai forse scelto tu chi essere? Il tuo genere sessuale, il tuo cognome, il tuo quoziente d’intelligenza, la famiglia in cui sei nato, la razza, la salute, la condizione sociale? Anche in questo caso la risposta più corretta è che non si può sapere. Puoi non prendere la tua propria educazione in modo più personale di quanto non faresti con quella di un estraneo? Prova a non prendere personalmente i pensieri nella mente e le sensazioni nel corpo e non prendere personalmente nemmeno l’opinione che hai di te stesso. Anche la capacità di non prendere le cose personalmente … non la prendere personalmente!

SMS di pratica n. 15 – 2 febbraio ’15;  Sé e gli altri: uno stesso metro di giudizio

Non dimenticarti mai che viviamo in un mondo di infinite possibilità e che la sensazione di sentirsi separati da tutto il resto è per l’appunto solo una sensazione, non la realtà delle cose! A tal proposito ecco una pratica interessante: non avere standard diversi per sé e per gli altri. Cerca di notare se non accetti qualcosa in te che però non ti crea problemi se riferito a qualcun altro o viceversa se sei intollerante con qualcosa di qualcun altro che tolleri in te! (Questo è un ottimo esercizio per vedere molti dei tuoi condizionamenti e delle tue credenze). La pratica consiste semplicemente nel notare e sarà proprio questo vedere che dissolverà tutte queste strutture, lasciandoti in bocca il gusto della libertà!

 

SMS di pratica n. 14 del 26 gennaio ’15;   Sono il meglio, sono il peggio

 Ok, tutto SEMBRA girarti attorno come se fossi il centro dell’universo, sembra che ogni cosa abbia a che fare con te… Allora prova anche a notare quel ping pong mentale tra l’essere il “meglio” o il “peggio”, tra l’essere il centro dell’universo (come faccio bene io le cose…) e l’odio di sè (io non sono nessuno, sono una nullità…). Quando stai bene, puoi pensare che la felicità possa finire da un momento all’altro; quando attraversi un momento difficile, inizi a pensare compulsivamente a tutte le soluzioni possibili. Anziché identificarti con il chiacchiericcio della tua testa puoi essere consapevole dei meccanismi (funzionamenti, programmi) mentali che si svolgono in te?

SMS di pratica n. 13 del 18 gennaio ’15   Ascolto e condizionamento

Parliamo del tuo dialogo interiore … Sì, di quella voce nella tua testa con la quale spesso ti identifichi. Se non la prendi personalmente, ascoltarla può essere perfino divertente. Chi è quella voce? Quanto credi alle cose che dice? Queste voci le hanno tutti in tutto il mondo, è una funzione della mente quella di commentare in continuazione qualsiasi cosa, ma credergli è facoltativo, è più divertente osservare! Riesci a non rapportare tutto a te stesso? Riesci ad ascoltare gli altri senza pensare a cosa dirai dopo? Ricorda che la consapevolezza è la strada che porta alla liberazione e che niente può farci niente a parte il nostro condizionamento. (… cosa a chi?)

SMS di pratica n. 12 del 5 gennaio ’15   Prendersela sul piano personale

Hai notato la tendenza a prendere tutto sul piano personale? Beh, te lo hanno insegnato fin da bambino: “Se non finisci di mangiare tutto, niente gelato! Se non fai i compiti, dopo non esci a giocare!” Questo condizionamento da grande si traduce che se non ottieni quello che vuoi è una punizione perché ti “comporti male”, mentre se tu ottieni qualcosa è la ricompensa del tuo “essere buono”. Che poi diventa: “Sono buono quando… Sono cattivo quando… Dovrei sentire questo… Non dovrei sentire questo… Io sono questo… Io non sono questo… Prova a riflettere: che cosa vuol dire per te ‘prendertela sul piano personale’? Che parte ha nella tua vita? Puoi smettere di farlo?

 

SMS di pratica n. 11 del 5 gennaio ’15   Le giuste domande

A volte è più utile che tu faccia le giuste domande che poi trovare le giuste risposte … Ed è con questo spirito che puoi osservare la tua relazione con i vari media: televisione, radio, giornali, interne, riviste. Quanto di quello senti e vedi consideri vero? Cosa accetti? A che cosa credi e a che cosa non credi? C’è qualcuno che consideri un’autorità? Perché? Quando ti fai delle domande e quando invece no? Cerca semplicemente di notare quello che succede nella tua mente, senza giudicarlo, non c’è niente di giusto e niente di sbagliato. Semplicemente nota.  Mettiti a dieta di notizie, per un giorno non ascoltare la radio, non leggere il giornale, niente informazioni dalla televisione. Ce la fai per due giorni? Di più? L’attenzione che togli al “mondo dell’intrattenimento”, l’avrai a disposizione per vedere e sentire la vita: questo è un vero scoop!!!

SMS di pratica n. 10  Il contenitore

Può esistere la paura senza qualche credenza? Pensa a tutte le tue paure, passale in rassegna: hai paura di … perché … Cerca di vedere il percorso senza perderti nel contenuto! Probabilmente stai credendo a cose che non sai, stai credendo a delle cose che pensi di sapere ma delle quali non hai mai fatto un’esperienza personale, forse te ne hanno solo parlato, lo hai lette da qualche parte, lo hai sentito  alla  radio o visto in televisione. Non sapere può fare paura, ma se smetti di immaginarti il futuro, proiettandoci sopra la tua idea di come possono andare le cose e vivi semplicemente questo momento, scoprirai di non essere il contenuto dell’esperienza ma il contenitore!

 SMS di pratica n. 9 del 23 dic ’14 – Entrare nel momento presente

Che cosa vuol dire per te essere aperto, spontaneo, presente? Fanne esperienza, ora. Vivi ogni momento senza immaginarti nulla, senza sapere niente, senza credere a niente … e tutto sarà possibile! La pace e la serenità sono il tuo stato naturale. Ricordati che l’ansia e le preoccupazioni nascono perché credi erroneamente che possano esserci situazioni nelle quali tu non sia all’altezza. Vivi nel momento presente, affidati alla provvidenza del momento presente. Entra nel momento senza niente se non con la fiducia che ogni cosa di cui tu hai bisogno sarà a tua disposizione: qualcuno la chiama fede! Attento però, a volte puoi rivolgerti al momento con una tua idea circa il meglio che ti possa occorrere, e il momento te lo darà … ma non è detto che quello che hai pensato sia il meglio! Apriti incondizionatamente al qui ed ora, così come è, e …

SMS di pratica n. 8  15 dicembre 14 – Credenze e verità

 Tutte le credenze nascono dal fatto che non puoi conoscere niente di ciò che succederà, puoi solo immaginartelo, puoi solo proiettare il passato nel futuro e credere che tali immagini siano vere.

È comune supporre che se molte persone credono a qualcosa, quel qualcosa sia vero! E quando una persona crede che una cosa dia vera, la sperimenta come tale! Prova a scrivere una list  a di cose che sai essere vere, poi chiediti come fai a sapere che sono vere. Qual  è la differenza tra sapere che una cosa è vera e credere che lo sia?

 Sms di pratica n. 7 – Il cerchio dell’accettazione

 Disegna in un foglio un cerchio abbastanza grande da scriverci dentro le cose della tua vita che accetti. Fuori dal cerchio scrivi invece le cose che non accetti. Non c’è limite di tempo, fai con calma. È il cerchio dell’accettazione, all’esterno ci stanno i tuoi rifiuti, le tue resistenze. Dentro sicuramente troverà posto la fiducia, l’amicizia, l’amore, la pace, … Fuori? Cosa vuoi lasciare fuori dalla tua accettazione? La rabbia? La violenza? La pedofilia? La guerra? Appena hai finito di scrivere metti da parte il foglio e fai alcuni respiri profondi … Pensa adesso a qualche sfida che hai affrontato nel passato, a come ti sentivi, ripensa a qualche situazione che, se pur spiacevole, ti ha fatto crescere e cambiare. Continua a respirare profondamente e riprendi il foglio. Ci sono cose al di fuori del cerchio che adesso vuoi mettere dentro? Puoi estendere la tua compassione anche ad altro? Non che ti debba piacere ma puoi espandere la tua accettazione sempre di più … fino a dove? Puoi eliminare il cerchio che hai disegnato?

 

SMS di pratica n° 6 - 3 dic. ’14 I l preferire e il detestare

Osserva attentamente tutte le tue predilezioni e le tue avversioni, tutti i tuoi sì e tutti i tuoi no. Se riesci ad andare in profondità potrai notare che molte cose vengono etichettate inconsciamente. Molte opinioni e giudizi avvengono al di sotto della soglia della consapevolezza e altrettante cose e persone vengono automaticamente messe nella categoria del più e del meno. Se ti va, prova a fare questo esercizio: pensa qual è il tuo cibo preferito. Pensa anche a quello meno amato. Prova nel corso di questa settimana a mangiarli tutti e due, in maniera lenta, consapevole, attenta, conscia. Cosa succede? Riesci ad osservare il processo del preferire/detestare senza perderti troppo nel contenuto? Riesci a stare aperto in entrambe le esperienze? Ah, dimenticavo … buon appetito!

 

Il giudizio restringe il mondo

n° 5   del 17 nov. ’14

Cerca di vedere un tuo giudizio e immagina quel giudizio come una linea che taglia in due la vita,  che separa l’interno dall’esterno, da come sei realmente  a come dovresti essere, da come ogni persona dovrebbe o non dovrebbe essere, da come il mondo è  a come dovrebbe essere. Nota con che frequenza giudichi quello che fai, senti, pensi, vuoi. Chi è la persona che si sente giudicata e chi pensa di poter giudicare? Riesci a vedere come il giudizio restringa il tuo mondo? Se ti metti a guardare e ascoltare tutt0 con attenzione e compassione puoi trovare le risposte alle domande che i tuoi giudizi non possono darti!

 

 

Controllare gli eventi?

n. 4 del 10 nov 2014

Nella tua vita, cosa senti di poter controllare e cosa no? Pensaci. Ce la fai a vivere senza voler controllare e manipolare quello che ti accade? Ti prende paura solo a pensarci? Credi che perderai tutto? Ti sembra di poter controllare le cose…finché non succede che non ci riesci! È il condizionamento egocentrico che vuole controllare tutto. Ma in realtà tu non hai controllo su quello che ti arriva dalla vita. Puoi però imparare a scegliere come rispondere. Lasciar andare il controllo equivale alla morte dell’ego e senza ego sarai più felice, creativo, morbido, compassionevole, vivo! Non ci credi? Prova!

 

Le abitudini

n° 3  del 4  nov. ‘14

Cosa sono le abitudini? Pensi che ne esistano di buone e di cattive sei abitudinario? Hai mai provato ad abbandonare qualcosa? Osserva le tue abitudini e quelle degli altri, alcune sono comuni? Prova a fare una lista con le tue abitudini e cerca di romperne almeno una, attentamente e consapevolmente. Ogni giorno fai le cose esattamente allo stesso modo? Prova a cambiare strada a sentire un altro genere di musica a bere qualcosa d’altro dal tuo solito; lavati i denti con l’altra mano, smetti di fumare o di mangiarti le unghie. Fallo almeno per un giorno. Trova una strategia per ricordartelo, organizzati. Che cosa c’è dietro ad un’abitudine? Riesci a scorgerci l’illusione del controllo? Riesci a vederci una ricerca di sicurezza, di identificazione? Cambia un’abitudine!

 

Supposizioni

n° 2    del 30 ott. ’14

Supposizioni su supposizioni. Ti hanno insegnato a credere che la vita dovrebbe essere in un certo modo e che anche tu dovresti essere in un certo modo! E quando le cose non sono così SUPPONI che ci sia qualcosa di sbagliato e che dovresti fare qualcosa per rimettere a posto le cose: LA SOFFERENZA NASCE QUANDO VUOI CHE LA VITA SIA DIVERSA DA COME È.
La pratica suggerisce di non dare retta a nessuna supposizione, in realtà non c’è niente di sbagliato ne in te ne nella vita. La sofferenza è un abitudine, è  vedere le stesse cose con le stesse supposizioni. Riesci a vedere le tue credenze per quello che sono, cioè opinioni condizionate? Riesci a vedere attraverso le tue false visioni comprendendo che la vita è perfetta precisamente così com’è?
Cerca di notare almeno una tua supposizione! Per riconoscerla è sufficiente chiedersi: “Come faccio a saperlo?”. “Come faccio a esserne così sicuro?”. Presta attenzione a ogni pensiero, ogni sensazione, ogni supposizione, ogni giudizio. Tutto ti informa!

Prestare attenzione

n° 1 del 24 ott. 2014

Prova a notare la differenza tra il “prestare coscientemente attenzione a ciò che stai facendo” e “l’abituale attenzione condizionata”. Cerca di notare come il condizionamento dell’ego controlla il fuoco dell’attenzione a discapito della consapevolezza cosciente innescando così il processo della sofferenza!

(Sms di pratica n.01)
Prova a notare la differenza tra il “prestare coscientemente attenzione a ciò che stai facendo” e “l’abituale attenzione condizionata”. Cerca di notare come il condizionamento dell’ego controlla il fuoco dell’attenzione a discapito della consapevolezza cosciente innescando così il processo della sofferenza!
PRESTA SEMPLICEMENTE ATTENZIONE A TUTTE LE COSE: nota questo, poi quest’altro… poi quello, poi quell’altro. Quando presti attenzione a tutto quanto, dov’è la sofferenza?
Per far scomparire l’infelicità basta focalizzare l’attenzione su questo momento. O resti presente o vivi nell’angoscia del condizionamento egocentrico! (Fai te…)
PRESTA SEMPLICEMENTE ATTENZIONE A TUTTE LE COSE: nota questo, poi quest’altro… poi quello, poi quell’altro. Quando presti attenzione a tutto quanto, dov’è la sofferenza?
Per far scomparire l’infelicità basta focalizzare l’attenzione su questo momento. O resti presente o vivi nell’angoscia del condizionamento egocentrico! (Fai te…)

 

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