Come seguire la via del Buddha, consigli pratici – Tae Hye sunim lug-ago ’15
Indicazioni per la pratica di Dharma: luglio-agosto 2015 (2559 E.B.)
Molte persone cercano una Via spirituale e vengono a praticare nei templi/centri buddhisti. Alcuni si consideranobuddhisti, alcuni no. Tutti sono benvenuti. Per coloro che vogliono seguire proprio la Via del Buddha, e non «solo meditare«, consiglierei:
Per alcune persone la pratica rimane debole e inefficace poiché:
a) Non hanno ancora chiaro di che cosa si tratta e confondono gli insegnamenti buddhisti p.es. con atteggiamenti cristiani, il kundalini- yoga, le filosofie new-age o terapie psicologiche.
b) Vengono a meditare solo sporadicamente, e siccome non hanno tanti risultati, poi smettono di praticare. Non vengono mai ai ritiri, dicendo che non hanno tempo. Eppure meditando regolarmente e facendo ritiri il praticante può avere esperienze di una pace e chiarezza interiore che supera tutte le insoddisfazioni, rabbie, conflitti ecc e dà motivazione a praticare anche nella vita quotidiana.
c) Sono troppo attaccati alle proprie idee e non studiano la Via con una mente aperta.
d) Hanno atteggiamenti come se andare in un tempio/centro fosse come andare in palestra, e quindi non rispettano il luogo sacro, i monaci e maestri (es. abbigliamento tipo spiaggia, gossip ecc).
e) Vogliono più che altro ricevere qualcosa, non sentendo di contribuire con il loro aiuto al mantenimento del tempio/centro. La motivazione corretta è praticare per il bene di tutti gli esseri, avendo gratitudine che ci sono luoghi di pratica e ci sono persone che dedicano la vita ad aiutare gli altri nell’evoluzione spirituale.
Consigli per questi mesi:
Chi vuole, può anche scrivermi le sue riflessioni su queste cose.
Buona estate !
Taehye sunim
“Essere umili e gentili,
contentarsi di una vita semplice, mostrare gratitudine,
ascoltare il Dhamma a tempo debito.
Questa è la più grande felicità.
Perseverare ad essere aperti ai cambiamenti,
avere contatti con i monaci e le monache,
conversare sul Dhamma a tempo debito.
Questa è la più grande felicità.”
(Buddha: Mangala-sutta)