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Il Sitar di Andrea Guerrini sabato 26 settembre ancora a La Pagoda ore 10-13 MEDinYOGA

Grazie Andrea! Nonostante i tuoi impegni sei riuscito a trovare il tempo per accompagnare i nostri incontri di MEDinYOGA! La meditazione è ascolto e tu ci dai l’opportunità di un ascolto antico che, come il tuo sitar, viene dalle terre indiane con una cinta sulle tue spalle …

… ne sento il suono …

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“Periferico non aveva più rupie, nella sua tasca piegato un consunto biglietto d’aereo per volare a
casa, tornò sulla spiaggia, aspettò la notte e rimase a fissare Orione. Il terzo dei trentatré nomi di
dio, possente, costante, caldo e gentile suonava le rigide foglie di palma. Tolse dalla custodia il sitar e cominciò a pizzicarlo.
Sognò di restare lì per sempre.
L’idea spalancò in lui un nuovo modo di vedere le cose, più eccitante di qualunque sensazione mai
provata prima, un mondo completamente inesplorato racchiuso dietro a un sottile cancello
intrecciato di fili di paura. Le responsabilità del ritorno a casa, il loro umido grigiore, gli
sembravano ancor più muffose nel suono della risacca illuminata debolmente d’argento. Tutto ciò
che aveva visto cosa gli aveva insegnato? Il ritorno aveva l’odore delle occasioni bruciate.
Perché non scordare tutto e restare?
La libertà più vera, quella della propria volontà, è dentro di sé uno squillo di tromba che solo chi si
assorda riesce a evitare.
Si addormentò sulla sabbia, al mattino vide un’alba intermittente tra palpebre che si aprivano e
chiudevano, stralci di nembi sfilacciati illuminati di rosso e d’oro. Fece un ultimo lungo bagno,
l’acqua era più fredda e la marea più alta.
Andò nella sua capanna ed accese il telefono, un messaggio dalla compagnia lo avvertiva di aver
cancellato il volo che avrebbe dovuto riportarlo a casa.”

INFO: info@lapagoda.org – 3293715815

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