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Tae Hye sunim, un aprile di pace – note di pratica

Indicazioni per la pratica di Dharma - aprile 2017 (2561 EB): Pace

Un nome che il Buddha usò per il suo insegnamento fu ”la via della pace” (śāntimarga). La parola sanscrita “śānti” (shanti) ha un significato profondo, perché non significa solo  pace esterna, ma anche calma o serenità interiore. Essa è legataa tutti gli aspetti della pratica. Il comportamento etico ci porterà forza e pace interiore. La meditazione di concentrazione aumenta la tranquillità, così come lameditazione di presenza consapevole e la contemplazione della benevolenza. La pace si verifica quando negli eventi della vita non siamo pervasi dal potere degli attaccamenti e delle avversioni. Nella tradizione indiana il triplo ”śānti śānti śānti” significa pace e armonia del corpo, della parola e della mente.

Con la parola “śānti” il Buddha descrive anche il nirvana. Nirvana è uno stato di estrema pace in cui tutti i veleni mentali sono cessati. La pace è l’inizio, la metà e la fine della Via spirituale. La meditazione stessa è il movimento della pace.

Per la pratica del mese di aprile consiglio:

- Nella meditazione seduta e camminata lasciare che con ogni respiro la sensazione di pace e tranquillità si diffonda in tutto il corpo e nella mente.  Se utile, si possonoanche ripetere mentalmente parole come “pace”, “calma” o “serenità”.

- Nella nostra vita quotidiana essere consapevoli osservando quando dentro di noi prevale la tranquillità, e quando invece agitazione, irritazione e sensazioni ditensione che, della mente, influenzano anche il corpo.

- In particolare, nelle relazioni umane e nella comunicazione coltivare la pace, con l’atteggiamento di ascoltare con comprensione le altre persone; e in tal modo evitare per esempio polemiche inutili, discorsi offensivi e atteggiamenti di superiorità nei confronti degli altri, p.es. la voglia di essere sempre il vincitore quando si discute di diversi argomenti.

- Ogni tanto contemplare: qual è la pace della natura di Buddha, del Nirvana, della realtà ultima universale?

 

La vittoria porta all’odio, perchè gli sconfitti soffrono.

Chi è in pace vive lieto al di là di vittoria e sconfitta

(Dhammapada 201)

 

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