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Capodanno del Bangladesh e dello Sri Lanka 14-15 aprile 2018

Nessuno  metterebbe in discussione che il Capodanno è lì che ci attende alla Mezzanotte del 31 dicembre, ma a La Pagoda è stato festeggiato per ben due giorni e precisamente il 14 e 15 di aprile! In Sri Lanka la Festa per il Capodanno è  in realtà il 13 e 14 di aprile ma a La Pagoda ci siamo permessi di farla coincidere con il weekend di sabato e la domenica.

Sabato 14 è stata la Comunità dello Sri Lanka a venire al Tempio con fiori, incensi e candele, così come il 15 quella del Bangladesh che ha aggiunto una molteplicità di piatti con disegni fatti di frutta.

 

 Sono momenti in cui pregare e giocare, gustare i piatti tradizionali, parlare e ricordare.

 

 L’origine della Festa è connessa ad un carattere agricolo, è la primavera che ci ridà i fiori, che manifesta la fertilità dei campi, il cibo fresco ridà vita. In Sri Lanka il calendario di queste due giornate è prefissato. Si indossa un abito del colore stabilito in base a segni astrologici, vi è l’attesa nella notte dell’Anno nuovo, vi sono visite al Tempio con offerte, vi è un orario per preparare il cibo, quello in cui porre a dimora delle piante, vi è il momento in cui pranzare, quello in cui fare dei doni agli anziani e ricevere la loro benedizione, quello in cui giocare.

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 A La Pagoda abbiamo fatto scorrere dell’acqua e latte sulla statua del Buddha a segno di buon auspicio, sia per la salute propria e altri, sia, in senso più profano, per conseguire benessere e ricchezza.

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 In Sri Lanka alla sera vi è la Festa delle Lanterne. Lanterne di carta velina, dalle forme più varie, vengono sospinte in cielo da una candela. È una vera e propria gara tra chi fa volare la Lanterna più bella. Usualmente una delle più belle viene donata ai monaci cosicché siano loro a dare il via a questo momento della Festa.

 

 Nel loro Paese al gioco delle Lanterne è associato il ricordo di un momento particolare della vita del Buddha. Mentre la Cerimonia del Vesak di maggio ricorda la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha, la Festa delle Lanterne ricorda in particolare un momento pertinente alla sua conversione spirituale, allorché, lasciata la reggia paterna, decide di seguire la via ascetica. 

 

 Come in tutte le cose umane, nessuno si può dire appieno padrone del proprio destino, le vie del karma sono tracciate ma il loro sviluppo è l’uomo stesso a definirlo. Così Siddharta Gautama, una volta scelto il cammino ascetico, decide di tagliarsi i capelli come fanno i monaci erranti nell’India del tempo. Usualmente, come è naturale che sia, cadono a terra ma in Siddharta scaturisce una domanda a conferma del proprio cammino: “Se è vero che la mia strada è diversa da quella vissuta nella reggia allora che questi capelli, anziché cadere a terra salgano al cielo”, è così accadde. I suoi capelli salirono in alto, nel cielo, e diedero vita al primo Tempio, sarà il primo Tempio celeste.

 Se vogliamo paragonare questo segno con altri che accompagnano la vita del Buddha non possiamo fare a meno di riferirci alla fanciulla Sujata. 

 

Allochè Siddharta lascia l’ascetismo e il digiuno estremo fino ad allora praticato assieme ad un piccolo gruppo di discepoli e che lo aveva ridotto quasi ad uno scheletro, siede lungo un fiume. A questo punto la giovane Sujata, con riservatezza, offre a Siddharta una ciotola di riso e latte. 

 

Questi, dopo aver bevuto, getta la ciotola nel fiume. Nuovamente una incertezza pervade il suo animo: “Se è vero che la mia scelta è sincera e profonda, che questa ciotola, una volta posata nell’acqua, possa risalire la corrente!”. Così accadde e Siddharta si sentì sicuro nel percorrere la Via di Mezzo tra i digiuni di un tempo e una quotidianità vissuta tra i flutti del samsara. 

 

 Annotazioni di Rodolfo Savini

Si fa presente che le indicazioni sopra riportate derivano dal mio colloquio, durante la Festa,  con Sandun dello Sri Lanka e con Sajal del Bangladesh e si è ampliato alla festa per eccellenza del Vesak di maggio. Per chi voglia verificarle e approfondirle ecco di seguito alcune indicazioni.    

Circa il Capodanno:   y

outube, sinhala aluth awrudu 2018  

Viutube Beta 2018 සිංහලඅලුත්අවුරුදුචාරිත් (sinhala aluth awurudu charithra).  

https://publicholidays.lk/ quindi: Sinhala and Tamil New Year    

Su Youtube: Capodanno in Sri Lanka   www.sri-lanka.it/viaggi/feste/la-festa-avurudu-il-capodanno-sri-lanka  

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Circa i capelli che volano in cielo:  

Google: “E non dovette mai più radersi barba e capelli. «Poi il Futuro Buddha afferrò ciuffo e diadema e li lanciò in aria dicendo: «“Se sono destinato a diventare un Buddha, che rimangano in cielo; ma se non lo sono, che …   ( “temple of heaven capelli zimmer miti e simboli dell’India. Heinrich Zimmer · 2018 · Social Science. Miti e simboli dell’India, https://books.google.it › books)  

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Circa Sujata e la ciotola nel fiume:

Google: Sujata, a maiden who… Sujata, a maiden who, just after he had fainted from exhausting asceticism and fasting, gave the to-be Gotama a bowl of milk rice, which had provided him enough strength to cultivate the Middle Path, develop jhana, and attain Bodhi, thereafter becoming known as the Buddha.  

Google: Roberto Calasso. vediche, a [413] quei tempi in cui … Intanto pensava: «Se la ciotola risale la corrente, oggi diventerò un Buddha; se così non accade, che la ciotola segua la corrente». Nessuno sa quanta … Ka  Roberto Calasso, Adelphi

https://books.google.it › booksRoberto Calasso · 2013 · Fiction Cit: “Splendeva la luna piena di maggio, quella notte il bodisattva ebbe cinque sogni. Svegliandosi, pensò: “Oggi raggiungerò la bodhi, il risveglio. Tutto rimarrà identico, come ora quando mi sono svegliato. Ma osserverò ciò che accade  così come ora la mia mente sta osservando i cinque sogni”.  (414) Si fece avanti una ragazza, Sujata, il bidhisattva l’aveva già incontrata a Uruvela. Aveva in mano, con timidezza, una ciotola d’oro colma. La porse al bodhisattva senza una parola. Con la ciotola il bodhisattva andò verso la riva del fiume. Si sedette e mangiò. Quindi scagliò la ciotola nel fiume e intanto pensava: “Se la ciotola risale la corrente oggi diventerò un Buddha. Se così non è che la ciotola segua la corrente”. Nessuno sa quanta incertezza ci fosse in lui o se certezza vi fosse. La ciotola navigò verso il centro della corrente. Poi all’improvviso si impennò come un cavallo,  stava risalendo la corrente delle onde. Più in alto c’era una pozza che risucchiava tutto nei suoi borghi. Vi abitava un re-serpente, un Naga. La ciotola scintillò un attimo nel vortice e scomparve nel fondo. Cozzò contro altre tre ciotole invase dalle alghe. Stavano lì da millenni e un giorno erano appartenute ad altri tre Buddha. Poi si depositò sul letto di fango, un po’ più in basso delle altre ciotole”.

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Un breve riferimento alla ciotola: La ciotola da mendicante, payes, viene riempita 49 volte.  Il Buddha percorse sette luoghi e in ognuno ebbe sette pasti. Per questo ancora oggi, e anche a La Pagoda,  vengono posti sull’altare piatti con sette candeline 

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