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La Rete di Indra, definita e sperimentata di Rosanna Radimir

Per parlare della mia esperienza sull’attualità di questa “Rete” in cui siamo tutti interrelati, prendo avvio da una preziosa definizione ricorrente: siamo tutti gemme luminose! Ecco il testo.

L’universo è come un’enorme rete che si estende all’infinito in ogni direzione, la rete di Indra, per includere ogni aspetto dell’esistenza, senza eccezioni.

Al punto di intersezione di ogni nodo della rete c’è una lucente gemma dalla superficie riflettente. Ciascuna gemma riflette ogni altra, generando una vasta rete di sostegno che include tutto.

Per quanto il loro numero sia infinito, nessuna gemma esiste senza le altre o può essere considerata a sé stante. Ciascuna di esse è ínterdipendente con tutte le altre. Se ne appare una, appaiono tutte. Se non ne appare una, non ne appare nessuna. Se comparisse un puntino nero su una qualunque delle gemme, comparirebbe su tutte

È una metafora molto antica, tramandatoci dalla tradizione buddhista. Contiene una verità fondamentale per capire cos’è la vita e il nostro rapporto col mondo: l‘interdipendenza di tutte le cose. Di fatto che siamo legati gli uni agli altri da legami indissolubili, che si estendono a tutti gli altri esseri e a ogni elemento dell’universo.

 
La mia esperienza

La rete di Indra mi è stata presentata durante un ritiro ad Avalokita* con Diana Petech* di cui riportiamo uno stralcio:

Questa  rete in cui ciascuno di noi sta nel suo centro, ma noi tutti siamo tanti centri correlati gli uni agli altri e  formiamo una rete.

Quindi ciò che avviene dipende  da tutta la rete infinita di causa e condizioni che fanno si che quella cosa possa avvenire; è molto più vasta di quella catena di causa ed effetto a cui siamo abituati a pensare.

La Rete di Indra è un insegnamento essenziale ogni volta che agiamo in un contesto  collettivo, possiamo portare tutte le nostre intenzioni, aspirazioni, doti, però sappiamo che ogni gemma  si riflette su tutte le altre gemme e che le aspirazioni, intenzioni, decisioni  di tutti sono in questa rete.

Questo insegnamento fa mollare la presa quando immaginiamo il futuro come lo vorremmo, l’ansia di controllare e capire tutto.

In effetti nella mia esperienza mi sono sempre posta al centro e tutto ciò che accade, accade a me, non mi sono mai curata di vedere, capire, accettare, guardare il fatto con gli occhi dell’altro. Molto, ma molto spesso quel che accade a me è il riflesso di un qualcosa che è accaduto all’altro.

Queste condizioni creano la causa che si ripercuote ma che non dipende da me, mi coinvolge in quanto siamo collegati.

Ritornare al momento presente, al qui e ora, al respiro, alla calma, apre uno spiraglio di chiarezza e comprensione.

* Avalokita, centro di vita consapevole nella tradizione di Plum Village
* Diana Petech, insegnante nella tradizione di Thich Nhat Hanh

 

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