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Principi etici e pratica presso la Comunità Bodhidharma di Tae Hye sunim

Indicazioni per la pratica di Dharma: febbraio 2022 (2566 EB): Pratica nella Comunità Bodhidharma

Molte persone vengono nei centri buddhisti, fanno domande, cercano la Via e qualche volta trovano una pratica adatta a loro. Tutti sono benvenuti a meditare al Tempio Musangam (Lerici) e nei nostri gruppi locali. Alcuni poi si sentono di essere praticanti “bodhidharmici” e considerano i monaci del Sangha Bodhidharma come propri maestri. A grandi linee si può dire che i praticanti della Comunità Bodhidharma:

1) Sono in sintonia con la linea buddhayāna (theravāda-mahāyāna) e meditazione semplice, naturale.

2) Praticano in qualche modo regolarmente: meditazione, letture e/o recitazioni mantriche. Nella meditazione ci sono molti aspetti: concentrazione per calmare la mente, consapevolezza/osservazione di ciò che succede momento per momento, contemplazione di una domanda esistenziale (hwadu) e silente chiarezza senza un oggetto particolare. Ognuno procede nel modo a lui/lei naturalmente adatto.

3) Cercano di vivere in un modo consapevole, etico ed ecologico, anche essendo vegetariani o almeno diminuendo il consumo della carne.

4) Studiano soprattutto gli insegnamenti essenziali e vogliono capire chiaramente il Dharma; coltivano una mente aperta, ma non confusa; quindi capiscono che ci sono differenze per esempio tra il Buddhadharma e il cristianesimo, tra il buddhismo e la new age

5) Rispettano i monaci e le monache. Un modo di aiutare e rispettare il Sangha è offrire dei pasti vegetariani (dāna) ai monaci e alle monache.

6) Aiutano il tempio e/o i gruppi locali, con karma-yoga, donazioni ecc

7) Se vogliono, dopo aver frequentato il Tempio Musangam o un gruppo locale, possono prendere ”ufficialmente” il rifugio nei Tre Gioielli e i cinque precetti. Per i buddhisti il Buddha non era solo un maestro tra molti maestri, ma era il Maestro, completamente illuminato.

8) Questo feeling con il tempio ed il tipo di pratica proposta si intende sempre nello spirito di libera indipendenza, nel rispetto della propria inclinazione personale che rimane al centro della crescita ed elevazione spirituale, che ci porta a seguire il Buddha.

Come disse il Buddha: “Siate luce a voi stessi.”

Ascoltando i suoni della natura,
posso capire quanto sia positivo
strofinare via la sporcizia dal mio cuore.
Un giorno come questo,
nel quale nulla mi disturba,
siedo da solo
e conosco la gioia dell’essere.
(poesia del maestro coreano Bopjong sunim)

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