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La compassione è all’origine della pace – Tae Hye sunim ottobre 2022 (2566 E.B.)

Indicazioni per la pratica di Dharma: ottobre 2022 (2566 E.B.):

Pace

Il Venerabile Mahāghosānanda (1913 – 2007) fu un monaco cambogiano che condusse numerose marce per la pace, in Cambogia e in altri paesi, nel periodo sanguinoso del regime dei khmer rossi e anche dopo. Incarnò un fervido impegno in favore di una trasformazione profonda dei singoli e delle società. Nel 1997 “Rete di Indra” pubblicò in italiano alcuni insegnamenti del Venerabile nel libro “Passo dopo passo – meditazioni sulla saggezza e la compassione”. Qui il capitolo “Creare la pace”

La non-azione è la fonte di tutte le azioni. C’è ben poco che possiamo fare per la pace nel mondo se non c’è pace nella nostra mente. Quando iniziamo a creare la pace, iniziamo quindi con il silenzio: la meditazione e la preghiera. Creare la pace richiede compassione. Richiede la capacità di ascoltare. Per ascoltare abbiamo bisogno di rinunciare a noi stessi, e alle nostre parole. Ascoltiamo fino a quando siamo in grado di sentire la nostra vera natura che ci parla di pace.

Via via che impariamo ad ascoltare noi stessi, impariamo anche ad ascoltare gli altri, così nasceranno nuove idee.

C’è apertura, c’è armonia. Quando ascoltiamo attentamente, sentiamo crescere la pace e la fiducia. Via via che impariamo ad avere fiducia negli altri, scopriamo nuove possibilità per risolvere i conflitti. Quando ascoltiamo attentamente, sentiamo crescere la pace. Creare la pace richiede consapevolezza. Non c’è pace nella gelosia, nell’ipocrisia, o nelle critiche inutili.

Dobbiamo decidere che fare la pace è più importante che fare la guerra. Creare la pace richiede di superare i nostri piccoli egoismi. Per creare la pace è essenziale lavorare insieme, cooperare. Un vero creatore di pace si impegnerà solo per la pace e non per la fama, la gloria o anche l’onore. Impegnarci per avere fama, gloria o onore non farà altro che vanificare i nostri sforzi.

Creare la pace richiede saggezza. Quello della pace è un cammino che si sceglie consciamente. Non è un vagare senza meta, ma un viaggio che si compie passo dopo passo. Creare la pace è la via di mezzo dell’equanimità, del non dualismo e del non attaccamento. Creare la pace significa trovare l’equilibrio perfetto tra saggezza e compassione, tra i bisogni umanitari e le realtà politiche. Significa compassione senza concessioni e pace senza compromessi. L’amore universale è l’unica via che conduce alla pace.

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Pratica consigliata: osservare se nella nostra mente c’è pace e calma, quando meditiamo, camminiamo, lavoriamo, parliamo, mangiamo ecc… Quando la mente è irrequieta o agitata, consentiamoci qualche minuto per osservare il respiro e così renderlo quieto.

Pace = shānti (sanscrito) = myr (ucraino) = mir (russo) !

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