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Il “Buddhismo scientifico” dell’ing. Luigi Martinelli nelle parole di un suo amico

“Perchè non dovrebbe prima o poi esserci un buddhismo occidentale, un nava-yana, o “nuovo veicolo”, che nasca non per una decisione esterna, ma quale evoluzione naturale a partire, come tutti gli altri, dalle radici del buddhismo, cioè dall’Illuminazione del Buddha? Non vi è motivo perchè non debba crescere facilmente a fianco della scienza, della psicologia e delle scienze sociali occidentali, e mescolarsi con queste influenzando il terreno sempre mutevole del pensiero occidentale. Non sarà Theravada o Zen, non sappiamo con esattezza che cosa sarà, né ciò è importante in questo momento. Il Dhamma in sè è immortale, ma le sue forme devono mutare continuamente in funzione del perenne mutamento delle esigenze dell’uomo”

Da  Sixty Years of Buddhism in England  di Chrstmas Humphreys (1901-83) fondatore  della Buddhist Society inglese – cui faceva capo l’Ing. Martinelli, il ‘costruttore’ del Tempio de  La Pagoda e della collana sul “buddhismo scientifico”

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